01 dicembre, 2008

MONDOTTUSO

Cronache La norma scatta oggi. Nel 2006 portarono in ospedale 128 ragazzi
Olanda, addio al mito hippy
Vietati i funghi «magici»
Fuorilegge gli allucinogeni cantati dagli «stregoni poeti»

(Ap)
BRUXELLES—Nel suo comunicato ufficiale, il ministero della sanità olandese annuncia una scoperta: «L’uso di funghi magici ha effetti allucinogeni». Conclusione raggiunta dopo decenni di sperimentazione per le strade, le piazze, i caffé e i negozietti «dei sogni»: coronata di morti, incidenti, ricoveri, fughe mai risolte, deliri e depressioni mai capite. «È provato — dice ancora il ministero—che l’uso di queste sostanze possa portare a comportamenti imprevedibili e dunque rischiosi».

Come quello di Gaelle Caroff, 17 anni, studentessa francese in gita scolastica, che il 25 marzo 2007 inghiottì dei funghi magici e poi volò da un ponte di Amsterdam, morendo: i genitori hanno citato in giudizio lo Stato olandese perché aveva permesso la libera vendita di quelle droghe. Ma da oggi, 1˚ dicembre, contrordine: la vendita e la coltivazione di ogni tipo di fungo «magico», fresco o essiccato che sia, sono proibite in tutta l’Olanda. Pare che se ne vendessero 500 mila dosi all’anno, dei «paddos» o funghetti. E si parla di un prodotto, ma anche di un mito caro a varie generazioni: la parola «fungo» evoca gli «stregoni- poeti» Timothy Leary e Aldous Huxley, i predecessori del mondo hippy che negli anni ’50 lanciarono la controcultura e la pseudoreligione della psylocibina e di altre sostanze estratte dai funghi, primo fra tutti il peyote.

Proclamavano: «Cerchiamo di trovare la divinità dentro di noi». Dicevano di voler seguire nell’ascesi gli eterei sciamani Maya, ma poi incontravano le più paffute ragazze, o ragazzi, della West Coast. Un Leary dolcemente stralunato era con John Lennon e Yoko Ono quando i due, nel loro letto, componevano «Give peace a chance». Ed ecco un Leary allegrissimo di 76 anni, quasi finito dal cancro: a due ore dalla morte si chiede «Why? Why not?» «Perché? Perché no?»; e poi prende come viatico un tortino di marijuana con contorno dei magici funghi («beautiful», sarebbe stata la sua ultima parola, secondo la versione della famiglia). Vero o falso che fosse, tutto questo faceva appunto parte del mito, che ora l’Olanda frantuma. La potente Vlos (in olandese: Associazione dei negozi intelligenti, e cioè degli spacciatori di funghi) si è opposta fino all’ultimo, lamentando il tracollo economico del settore, e presentando un ricorso a una corte di appello dell’Aja: ma niente da fare, i giudici hanno confermato la linea dura.

E per la società olandese è come un nuovo colpo di gong, dopo le chiusure dei coffeeshops dove si vendevano cannabis, e gli sfratti dei locali della prostituzione. L’Olanda che un tempo sembrava voler tollerare tutto, ora sembra non tollerare più nulla: era il paese più progressista d’Europa, almeno nel parlar comune, e sta rapidamente diventando il più conservatore di tutti. L’ultima decisione è stata presa soprattutto per il crescente malumore di Stati vicini come il Belgio, la Germania, la Francia: dai quali migliaia di ragazzi stranieri accorrevano nella patria dei «paddos» importati dalla Thailandia, dal Messico, dalla Colombia, dalle Hawaii. Nei reparti di pronto soccorso di Amsterdam sono state trattate 55 intossicazioni da funghi «magici» nel 2004, e 128—più del doppio — nel 2006. Tutti i ricoverati, o quasi, erano ragazzini. Come diceva lo stralunato Leary: «Why? Perché?».

Luigi Offeddu
01 dicembre 2008

Doppio no, dei cantoni e nel voto popolare
Svizzera, la depenalizzazione della cannabis non passa al referendumParere favorevole invece per la legge sugli stupefacenti : distribuzione di eroina ai tossicodipendenti più gravi
BERNA - Gli svizzeri hanno bocciato con un referendum un'iniziativa popolare che chiedeva la depenalizzazione del consumo di cannabis. La maggioranza dei cantoni ha infatti respinto il progetto che per essere approvato necessitava della doppia maggioranza dei 26 cantoni e della popolazione (4,9 milioni di elettori). Secondo i primi dati, nessun cantone ha approvato l'iniziativa e si profila una bocciatura anche sul fronte dei voti.

EROINA - Gli svizzeri hanno invece approvato a larga maggioranza la legge che prevede l'ampliamento di un programma federale giá esistente che prevede la distribuzione controllata dell'eroina ai tossicodipendenti più gravi. La revisione della legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope crea la base legale per la cosiddetta politica dei quattro pilastri: prevenzione, terapia, riduzione dei danni, repressione. Ribadisce la possibilitá, giá in vigore dal 1994, di distribuire eroina sotto controllo medico a persone da lungo tempo dipendenti e refrattarie ad altre terapie. Da anni questa politica poggia su decreti federali limitati nel tempo che devono quindi essere periodicamente rinnovati. L'attuale decreto scade alla fine del 2009. All'inizio dell'anno quasi 1300 persone partecipavano al programma di distribuzione controllata di eroina. In alcuni casi si riesce a sostituire il metadona all'eroina. Gli oppositori del programma sostengono che in questo modo si rinuncia a liberare dalla dipendenza queste persone, mentre i sostenitori affermano che in questo modo si è riusciti a ridurre il numero dei crimini e dei decessi legati alla droga, rispetto ai livelli allarmanti dell'inizio degli anni '90.

ALTRI - Respinta invece l'iniziativa sul diritto di ricorso delle organizzazioni ambientaliste. Si profila un no anche per il pensionamento anticipato flessibile. Resta in bilico l'iniziativa sull'imprescrittibilità dei reati di pornografia infantile.